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Riflessioni critiche sull'ottimizzazione della forma di dighe a volta

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Riflessioni critiche sull'ottimizzazione della forma di dighe a volta

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dc.contributor.author Fanelli, Michele es_ES
dc.contributor.author Fanelli, Alberto es_ES
dc.date.accessioned 2020-05-06T13:53:58Z
dc.date.available 2020-05-06T13:53:58Z
dc.date.issued 2010-03-31
dc.identifier.issn 1134-2196
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10251/142602
dc.description.abstract [IT] La ’resistenza di forma’ delle dighe ad arco consente di realizzare strutture con un volume di calcestruzzo notevolmente inferiore a quello di una diga a gravità della stessa altezza. Si richiedono però contropartite in termini di più elevati standard richiesti alla qualità del calcestruzzo, alle casserature, ai trattamenti di fondazione, al tracciamento ed ai vincoli di costruzione dei conci. L’esigenza di minimizzare i costi di realizzazione induce il progettista a ricercare una forma che in prima approssimazione minimizzi il volume di calcestruzzo rispettando una serie di vincoli. Ciò richiede di definire un ’modello strutturale’, un set di ’parametri di forma’, i ’vincoli’ da rispettare, il ’carico di progetto’, una ’funzione obiettivo’ ed infine una ’procedura algoritmica’. Nella pratica corrente si riscontrano le seguenti tendenze: il numero dei ’parametri di forma’ può variare tra una decina e 40 od anche più, poiché si ritiene che ciò sia necessario per consentire alla forma finale di adattarsi con la massima flessibilità al carico ed ai vincoli; il carico di progetto è definito in modo univoco; il modello strutturale preferito è quello ad Elementi Finiti. Da tutto ciò conseguono procedure algoritmiche notevolmente pesanti, e il risultato è una forma univocamente definita, ’ottimale’ in relazione a quell’unico ’carico di progetto’. Ci si può chiedere -poiché la diga reale sarà chiamata nel corso della sua ’vita’ a reggere una grande varietà di carichi, e la forma ottenuta non può evidentemente essere ’ottimale’ in tutti questi casi- se l’apparente rigore di una formulazione così complicata non sia in ultima analisi illusorio e se quindi l’impiego di modelli geometrici con tanti ’gradi di libertà’ e di modelli strutturali ad Elementi Finiti sia giustificato in questa fase preliminare alla progettazione esecutiva (nella quale beninteso l’impiego dei metodi di analisi strutturale ad E. F. ed eventualmente anche di modelli non lineari è imprescindibile). Gli autori intendono presentare un modello semplificato grazie al quale appare che il numero dei parametri di forma può essere drasticamente ridotto (tre o quattro parametri sembrano in generale sufficienti); ciò si consegue incorporando implicitamente nel modello, sin dall’inizio, il rispetto dei vincoli più importanti. Ripetute esperienze hanno mostrato che le forme ottenute con modelli di questo tipo sono generalmente assai prossime a quelle che altri autori ottengono con i modelli più complicati ed onerosi adottati nella pratica corrente. es_ES
dc.language Italiano es_ES
dc.publisher Universitat Politècnica de València es_ES
dc.relation.ispartof Ingeniería del agua es_ES
dc.rights Reserva de todos los derechos es_ES
dc.subject Dighe ad arco es_ES
dc.subject Resistenza di forma es_ES
dc.subject Ottimizzazione di forma es_ES
dc.subject Parametri di forma es_ES
dc.subject Vincoli es_ES
dc.subject Procedure algoritmiche es_ES
dc.subject Modelli semplificati es_ES
dc.title Riflessioni critiche sull'ottimizzazione della forma di dighe a volta es_ES
dc.type Artículo es_ES
dc.identifier.doi 10.4995/ia.2010.2963
dc.rights.accessRights Abierto es_ES
dc.description.bibliographicCitation Fanelli, M.; Fanelli, A. (2010). Riflessioni critiche sull'ottimizzazione della forma di dighe a volta. Ingeniería del agua. 17(1):29-37. https://doi.org/10.4995/ia.2010.2963 es_ES
dc.description.accrualMethod OJS es_ES
dc.relation.publisherversion https://doi.org/10.4995/ia.2010.2963 es_ES
dc.description.upvformatpinicio 29 es_ES
dc.description.upvformatpfin 37 es_ES
dc.type.version info:eu-repo/semantics/publishedVersion es_ES
dc.description.volume 17 es_ES
dc.description.issue 1 es_ES
dc.identifier.eissn 1886-4996
dc.relation.pasarela OJS\2963 es_ES
dc.description.references Zhu Bofang, (1990). Optimum design of arch dams. Dam Engineering, Vol. I, Issue 2. es_ES
dc.description.references Zhu Bofang, Rao Bin, Jia Jinsheng e Li Yisheng, (1992). Shape optimisation of arch dams for static and dynamic loads. Proceedings of the International Symposium on Practice and Theory of Arch Dams. Hohai University Press, Nanjing (China), Oct. 17-20. es_ES
dc.description.references M. Fanelli, (1992). Optimal proportioning of arch-gravity dams: the automatic generation of a simplified starting geometry. Dam Engineering, Vol. III, Issue 2. es_ES
dc.description.references M. Fanelli, A. Fanelli e P. Salvaneschi, (1992). A neural network approach to the definition of near optimal arch dam shape. Dam Engineering, Vol. I, Issue 2. es_ES
dc.description.references Metodo approssimato per l'ottimizzazione di forma delle dighe ad arco-gravit'a. (An approximated Method for the Shape Optimisation of Arch-Gravity Dams). Tesi di laurea di Orsola Brasi, sostenuta al Politecnico di Milano, anno accademico 1999-2000 (relatori M. & A. Fanelli). es_ES
dc.description.references Stoyan Grigorov, Stefan Tasev e Anton Tzenkov, (2005). Extended optimisation of arch dams. Tenth Bulgarian Conference on Theoretical Mechanics, Varna (Bulgaria). es_ES
dc.description.references Jiazheng Pan e Jing He, (2000). Chapt. 7: Shape optimisation of arch dams. Large dams in China, China Water Power Press, pp. 443-482. es_ES


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