Conservazione e recupero dell'edificio nº 2 dell'area "ex-Staveco"

Abstract

TFG en intercambio académico. Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (Italia)

[ES] El Proyecto tiene como objetivo la rehabilitación un edificio histórico en Bolonia para destinarlo a uso público. El edificio se encuentra situado al sur de la ciudad de Bolonia, en el área ex-Staveco. Se ha realizado primero una investigación histórica sobre la zona en general y del edificio en particular. Para la rehabilitación se pretende conservar la estructura original del edificio realizada con columnas de hierro fundido y cerchas mixtas tipo “Polonceau”, con muros perimetrales de ladrillo donde también apoyan las cerchas. Está pensado demoler de forma selectiva todos los materiales de cobertura por su avanzado estado de degradación conservando solamente los pares y las correas que forman la cubierta de madera actual. La parte más importante del trabajo ha consistido en el levantamiento de planos de la estructura existente, con los detalles constructivos más relevantes. Para la futura rehabilitación existe una propuesta realizada por los arquitectos Marazzi, en la cual se propone destinar el edificio a Museo del Alma Mater. Se crearía un espacio con entrada de luz a través de la cubierta, siempre conservando la estructura original. Se ha analizado esta idea y se han propuesto materiales compatibles con este proyecto, realizando los planos de detalles constructivos necesarios para llevarlo a cabo, además, del cálculo de la transmitancia térmica de la futura envolvente para que cumpla con la normativa vigente italiana. Por último, se propone la solución alternativa de realizar la nueva cubierta con paneles fotovoltaicos para que el edificio sea eficaz energéticamente. Para ello se ha realizado un estudio del Museo dei bambini de Roma que fue construido en con este sistema.

[IT] Il progetto mira a riabilitare un edificio storico di Bologna al fine di convertirlo in attrezzature al’uso pubblico. L'edificio si trova al sud della città di Bologna, nell’area ex-Staveco. Per capire meglio come e perché è stato costruito l'edificio ha svolto ricerche storiche sulla zona in generale e dell'edificio in particolare. Esso mira a preservare la struttura originaria, fatta di colonne in ghisa e capriate miste tipo “Polonceau” con muri perimetrali di mattoni dove le capriate si supportano anche. D'altra parte, è destinato a demolire, da demolizione selettiva, i materiali coperti dal suo avanzato stato di degrado e conservare solo i puntoni e il arcarecchi che formano l’attuale copertura in legno, anche, demolire un corpo adiacente all’edificio che è completamente in rovina. La parte più importante di questo progetto ha comportato la rilevazione di tavole dello esistere attualmente concentrandosi in particolare sulle più importanti incontri costruttivi, mediante la realizazione di fare foto e prendere i dati "in situ". Per la riabilitazione futuro c'è una proposta fatta dal architetti Marazzi, che propongono uno spazio in cui è consentita la penetrazione della luce attraverso il tetto, pur mantenendo la struttura originale. Si ha proposto un materiale compatibile in grado di svolgere questo progetto esistente, facendo disegni di particolari costruttivi necessari per effettuare il calcolo ulteriore trasmittanza termica del futuro tenuti a rispettare la legislazione italiana.Infine, una soluzione alternativa che intende procedere alla nuova copertura con pannelli fotovoltaici, ottenendo così allo stesso tempo l'edificio è efficienza energetica. Questo ha fatto uno studio del Museo dei bambini di Roma che è stato costruito con questo sistema.